LETTERATURA ITALIANA
Luigi Pirandello: Uno, nessuno, centomila

Uno, nessuno, centomila, composto in circa quindici anni, espone, attraverso un lungo monologo fatto di divagazioni, fratture, digressioni, le fasi della completa disintegrazione di un personaggio e dei suoi rapporti con la realtà e con il proprio corpo. Infatti, partendo da una banale osservazione della moglie, Vitangelo Moscarda, dopo una serie di tentativi di distinguersi dalle immagini che gli altri si fanno di lui, conclude di non essere “uno”, come credeva, bensì ovvero tanti quante sono le maschere che ogni individuo indossa in ogni differente situazione, cioè “centomila”, e infine “nessuno”, in quanto nessuno lo considera più, dal momento che comincia a comportarsi come un pazzo. Finirà dunque i suoi giorni in un manicomio, ma felice di aver finalmente abbandonato la propria individualità per identificarsi con tutte le parvenze del mondo esterno, come ad esempio alberi, erba, vento e nuvole…

Copyright © 2001-2003 www.davidsnow.it
Tutti i diritti riservati.