LETTERATURA ITALIANA
Giovanni Pascoli: Lavandare (Myricae, 1894)


PARAFRASI
Nel campo mezzo arato e mezzo no, c’è un aratro abbandonato, che sembra abbandonato tra la nebbia che esala dalla terra.
E a tempi scanditi proviene dal rio d’acqua nei pressi di un mulino, il fruscìo e il rumore dell’acqua con i tonfi dei panni bagnati accompagnato da tristi melodie.
Mentre il vento soffia, i rami degli alberi lasciano cadere le foglie, e tu, persona amata, non sei ancora tornata al tuo paese! Quando sei partita, come sono rimasto! Come l’aratro abbandonato in mezzo al campo da arare.
METRO
Madrigale: 2 terzine di endecasillabi, seguite da una quartina. Le rime: ABA CBC (rima incatenata); nella quartina DEDE (assonanza).
ANALISI
NEL CAMPO MEZZO GRIGIO E MEZZO NERO
Immagine cupa, autunnale
RESTA UN ARATRO SENZA BUOI, CHE PARE
Aratro: apre il componimento, paragonato alla lavandaia lasciata sola dal proprio amato, come i buoi non sono con l’aratro.
 Enjambement
DIMENTICATO, TRA IL VAPOR LEGGERO.
Vapore: dà l’impressione di un fumo che sale dal terreno
E CADENZATO DALLA GORA VIENE
LO SCIABORDARE DELLE LAVANDARE
Sciabordare, lavandare: rima interna e allitterazione.
Sciabordare: parola onomatopeica
CON TONFI SPESSI E LUNGHE CANTILENE:
Tonfi spessi: sinestesia (uditiva + tattile), riproduce lo sbattere del panno
bagnato. Tonfi: parola onomatopeica. Chiasmo: nome agg. / agg. nome
IL VENTO SOFFIA E NEVICA LA FRASCA,
Assonanza con “rimasta”
Chiasmo: nome verbo/verbo nome
E TU NON TORNI ANCORA AL TUO PAESE!
QUANDO PARTISTI, COME SON RIMASTA!
Assonanza con “frasca”.
Assonanza: “partisti”, “rimasta”
COME L’ARATRO IN MEZZO ALLA MAGGESE.
Aratro: chiude il componimento. Similitudine.
COMMENTO
Negli aspetti della natura e delle cose Pascoli mira sempre a cogliere gli emblemi, a mettere in luce gli elementi e i rapporti che gli servono per esprimere il suo senso della vita carico di perplessità e smarrimento. La campagna autunnale, il lavoro agricolo, l’umile fatica delle lavandaie e il loro cantare, non rappresentano una serena descrizione, un idillio. Si risolvono invece in una rappresentazione dominata da nascoste corrispondenze tra le cose (l’immagine dell’aratro), in un sottile senso di malinconia, amarezza, reso dalla notazione del paesaggio (leggere nebbie autunnali) e dal canto dell’innamorata lasciata sola.

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