"Il barone rampante" - Italo
Calvino
Scheda
di lettura libro - Il barone rampante - Italo Calvino - Trama
In questo romanzo si narra
di un adolescente di 12 anni, Cosimo, figlio del barone di un paese della
Liguria, che, stanco della vita piena di regole e costrizioni, decide,
come segno di protesta, di andare a vivere sugli alberi e di non scendere
mai più.
Così incomincia una
nuova vita ricca di avventure.
Dapprima Cosimo conosce
una bambina, Violante, di cui si innamora perdutamente; ma in seguito
questa parte, spezzandogli il cuore.
Negli anni seguenti
Cosimo si adatta alla vita sugli alberi, cercando di renderla più
comoda possibile, sopravvivendo grazie alla caccia e vivendo molte
avventure e molti avvenimenti: lotta contro i pirati, legge molti libri
diventando un filosofo conosciuto in tutta Europa , conosce un pericoloso
brigante, che riesce a redimere grazie alla cultura ma che vede poi morire
sulla forca, fonda una squadra di vigili del fuoco, inconta un gruppo di
persone spagnole che come lui vivono sugli alberi e che poi vede ritornare
al proprio paese e conosce Ottimo Massimo, il cane che gli tiene compagnia
per molti anni: se non che un giorno Violante ritorna a casa, e tra i due
nasce una grande amore, che però si conclude male e quindi la ragazza
riparte.
Cosimo, raccontando le sue
avventure, passa tranquillmente gli ultimi anni della sua vita e alla fine
muore, a sessantacinque anni, dopo essersi ammalato gravemente, attaccandosi
all'ancora di una mongolfiera in volo e buttandosi lontano dal suo paese,
per non dare agli abitanti la soddisfazione di vederlo alla fine toccare
la terra.
Scheda
di lettura libro - Il barone rampante - Italo Calvino - Luogo
La vicenda si svolge principalmente
ad Ombrosa, un paese immaginario della riviera ligure; spesso però
il luogo della narrazione cambia per spostarsi in altri paesi della Liguria
o addirittura a Parigi, dove il fratello di Cosimo, si recava per affari.
La narrazione si svolge
nell'epoca direttamente successiva alla Rivoluzione Francese.
Scheda
di lettura libro - Il barone rampante - Italo Calvino - Personaggi
Il protagonista del romanzo
è Cosimo, figlio primogenito del Barone Arminio Piovasco di Rondò
e fratello di Biagio, il narratore del racconto. Anche se del suo aspetto
fisico l'autore non scrive niente, il suo comportamento e il suo carattere
vengono riportati nel romanzo con estrema cura.
L'aspetto più importante
del suo carattere è sicuramente il grande anticonformismo e la grande
avversione nei confronti delle regole del suo ceto sociale: infatti questi
determinano il litigio con i suoi genitori, litigio che lo porta a prendere
la difficile decisione di abbandonare la terra per andare a vivere tutta
la sua vita sugli alberi, già dall'età di 12 anni.
Nonostante questo suo stranissimo
modo di vivere, il protagonista rimane legato allo stile di vita precedente,
cercando di procurarsi tutte le comodità che possedeva durante la
vita con i piedi per terra, ma soprattutto cerca di rimanere un uomo civile
pur vivendo sugli alberi come le scimmie; infatti, oltre a procurarsi un
caldo giaciglio, un fucile per cacciare e un modo per potersi lavare senza
scendere dalle piante, cerca di mantenere inalterati i rapporti di amicizia
che aveva con molte persone e ne inizia di nuovi; inoltre dedica gran parte
del suo tempo allo studio e alla lettura: continua a prendere lezioni dal
suo vecchio maestro, fino a diventare, grazie alla lettura, più
colto di lui e di molti letterati di fama mondiale, diventando un
filosofo di fama internazionale conosciuto addirittura da Voltaire e intraprendendo
con questi dei rapporti di corrispondenza.
Cosimo ha una visione molto
strana della vita: secondo lui "chi vuole guardare bene la terra deve tenersi
alla distanza necessaria",cioè chi guarda dall'alto può vedere
molte più cose e vederle meglio: con questa affermazione possiamo
intuire come la sua vita sia soltanto un allegoria del suo pensiero.
Anche se all'apparenza Cosimo
ha un animo molto forte e deciso, in realtà si rivela alla fine
del racconto un uomo molto fragile; infatti quando Violante lo abbandona,
cade di uno stato di tristezza che lo spinge a rifiutare il cibo e a piangere
tutto il giorno; alla fine riesce ad uscirne, ma solo grazie all'obbligo
verso i pastori di Ombrosa di difendere le loro pecore dai lupi, obbligo
che lo costringe ad occuparsi di qualcosa di serio per il bene del suo
paese.
Un aspetto molto importante
del carattere di Cosimo è di sicuro il fatto di voler sembrare migliore
di quello che è veramente: infatti per questo ogni volta che racconta
agli abitanti di Ombrosa le proprie avventure, ingigantisce enormemente
i propri meriti e le proprie capacità: infatti spesso, nei racconti
sono presenti degli elementi che da soli non starebbero in piedi, se il
narratore non ricordasse spesso questo piccolo aspetto del carattere di
Cosimo: ad esempio, al protagonista capita di scontrarsi in duello con
dei pirati o degli spadaccini , uccidendoli, ma credo sia impossibile pensare
che una persona che passa tutta la vita sugli alberi a leggere, abbia le
capacità necessarie per sconfiggere a duello degli uomini che tirano
di scherma per mestiere.
Quest'ultimo aspetto porta
anche a comprendere la grande umanità di Cosimo e soprattutto il
suo bisogno di essere amato; infatti, a mio parere, il voler sembrare
migliore di quello che è, indica il bisogno del protagonista di
essere accettato dagli altri nonostante la sua stranezza. E' quindi per
questo, che dopo essere stato lasciato da Violante, entra in quello stato
di tristezza che ho già descritto prima.
La figura di Cosimo è
anche avvolta in un fitto alone di mistero, che credo sia una delle componenti
più importanti del personaggio: infatti come spesso il narratore
afferma, molte cose raccontate su di lui sono soltanto supposizioni e informazioni
raccolte dalle numerose versioni dei raccnti del protagonista, che sono
spesso lontani da come i fatti si sono svolti realmente. A mio parere,
è proprio per questo alone di mistero che lo circonda e per la difficoltà
a comprenderlo pienamente che alla fine risulta così interessante.
Comunque sia, io stimo
molto Cosimo, perché riesce a portare il suo ideale di vita
al limite estremo e a non tradire il giuramento fatto a 12 anni di non
scendere più con i piedi per terra, neanche dopo la morte, avvenuta
dopo 65 anni di vita senza aver mai toccato la terra con i piedi per più
di 50 anni.
Scheda
di lettura libro - Il barone rampante - Italo Calvino - Messaggio dell'autore
Secondo me, l'autore, utilizzando
l'allegoria dell'uomo che vive sugli alberi distaccato da tutti e da tutto
ciò che accade, ha voluto raccontare il suo stato d'animo e specialmente
la condizione propria di ogni uomo; infatti, come già molti altri
poeti e scrittori hanno fatto (ad esempio Quasimodo con la sua celebre
poesia "Ed è subito sera"), vuole mettere in evidenza la condizione
di estrema solitudine di ogni uomo durante la sua breve vita. Quindi, con
questo racconto, il poeta vuole affermare che, nonostante la vita di un
uomo possa essere felice e ricca di avvenimenti, ognuno è comunque
solo e chiuso in se stesso, come Cosimo, che, nonostante conservi un gran
numero di amicizie ed una vita avventurosa e ricca di movimento, è
comunque distaccato dalla realtà perché vive sugli alberi,
lontano da tutto e da tutti.
Inoltre la fragilità
e la corruttibilità della condizione umana sono messe in luce dal
fatto che Cosimo vive su sostegni fragili come i rami degli alberi, che
sembrano forti all'apparenza ma che si rivelano poi vulnerabili ad ogni
genere di pericolo.
Scheda
di lettura libro - Il barone rampante - Italo Calvino - Giudizio personale
Ho trovato questo libro
molto interessante, sia dal punto di vista della storia sia dal punto di
vista metaforico; infatti, le cose che mi hanno colpito in misura maggiore
sono la situazione insolita su cui si basa la vicenda, cioè la vita
di un uomo sugli alberi, il modo in cui il protagonista cerca di adattarsi
a questa vita insolita e i tentativi che fa per vivere civilmente anche
in una condizione che non è umana, ma soprattutto la metafora che
si nasconde dietro questo racconto, che , come ho già scritto, secondo
me rappresenta il distaccamento e la solitudine propri di ogni uomo nei
confronti della realtà e dei propri simili.
Grazie allo stile molto
scorrevole, privo di lunghe riflessioni e descrizioni, ho trovato questo
racconto avvincente ed entusiasmante; quindi consiglio caldamente di leggere
queto libro, che all'apparenza può sembrare una favola per bambini
ma che secondo me è molto di più.
Scheda
di lettura libro - Il barone rampante - Italo Calvino - Linguaggio usato
Il linguaggio di questo
libro è molto scorrevole, privo di lunghe descrizioni o riflessioni:
probabilmente l'autore ha fatto questa scelta per imprimere alla narrazione
un senso di velocità e quindi per esprimere meglio il concetto che
ho già riportato di brevità e corruttibilità della
vita; infatti leggendolo tutto d'un fiato, ho avuto l'impressione di come
la vita del protagonista, raccontata nei minimi particolari, fosse stata
breve. È per questo, secondo me, che l'autore ha raccontato tutto
con un tono umoristico che spinge il lettore a continuare la lettura senza
fermarsi.
Il libro è scritto
principalmente in terza persona, con un narratore interno, che sembra dare
un tono più veritiero all'assurdità di quello che rende possibile
tutto il racconto, cioè il fatto che il protagonista viva sugli
alberi. Probabilmente l'autore sceglie questa tecnica anche perché,
se avesse scelto di raccontare tutto come narratore esterno alla vicenda
e quindi onniscente, non avrebbe potuto creare l'alone di mistero che è
una delle componenti più importanti della figura di Cosimo.