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"Kim" - Kipling Rudyard


Scheda di Kim: Notizie sull'autore
Scheda di Kim: Riassunto
Scheda di Kim: Sequenze
Scheda di Kim: Personaggi
Scheda di Kim: Tempo
Scheda di Kim: Spazio
Scheda di Kim: Narratore

Scheda di lettura libro - Kim - Kipling Rudyard - Notizie sull'autore

Kipling Rudyard Nacque a Bombay nel 1865, in India, da genitori inglesi. Dal padre, curatore del museo di Latore ed insegnante di scultura Architettonica, il futuro scrittore erediterà quel discreto talento di disegnatore che avrebbe poi usato per illustrare alcune sue storie. La madre proveniva dall'alta borghesia inglese. Trascorre la sua prima infanzia, sommariamente infelice, in India ricevendo dall'ambiente un'impressione indelebile. I genitori lo affidano ben presto alle cure di una nutrice indigena, dalla quale il fanciullo apprende innumerevoli racconti e leggende indiane popolate da animali fantastici e da suggestioni misteriose, acquisterà la sua ben nota avversione per la mentalità monoteista giudeo-cristiana. A sei anni fu mandato, con la sorella, a proseguire gli studi in Inghilterra presso scuole di rigida tradizione puritana, affinché avesse una corretta educazione. Fu così affidato ad una coppia, un comandante di Marina in pensione e sua moglie. Allora si usava così, ma l'essere staccato dai genitori in tenera età, apre in lui una ferita che non si sarebbe più rimarginata: non è quindi un caso che spesso nei suoi racconti si ritrovano storie di bambini abbandonati. Rientrato in India si dedicò al giornalismo e scrisse i sui primi racconti, che lo affermarono tra i migliori scrittori dell'epoca. Fece lunghi viaggi negli Stati Uniti, Sud Africa, Giappone. Scrisse poesie, romanzi e racconti di gran successo e nel 1907 gli fu conferito il Premio Nobel. Morì a Londra nel 1936, all'età di settantuno anni.

Scheda di lettura libro - Kim - Kipling Rudyard - Riassunto

Kim, piccolo ragazzo di Lahore, era orfano di padre e di madre. Viveva con una signora che si spacciava per sorella di sua mamma e si prendeva cura di lui. Era inglese, ma aveva la pelle scura e parlava di preferenza il vernacolo. Sua madre era morta di colera, il padre, invece, era un sergente dell'armata inglese che, alla morte della moglie decise di rimanere in India e dopo qualche anno morì dopo essere diventato fumatore di oppio. Kim sapeva che doveva cercare un Toro Rosso in campo verde che avrebbe dovuto aiutarlo, ma prima due uomini avrebbero preparato il terreno, ma non sapeva bene il significato di ciò. Viveva alla giornata, quando un giorno incontrò fuori dalla Casa delle Meraviglie a Lahore un guru, proveniente da Kulu, un paese situato nelle montagne del Tibet. Kim decise di seguirlo nella sua ricerca che consisteva nel cercare il Fiume della Freccia, che lavava di dosso ogni peccato a chiunque vi si lavi. Il giovane diventò il suo chela e chiese per lui l'elemosina. Si diressero per prima cosa a Benares, passando per Umballa, perché Kim aveva ricevuto una missione per conto di Mahbub Ali e doveva consegnare il pedigree di uno stallone bianco a un ufficiale. Kim non sapeva che in realtà Mahbub era un agente segreto e portava un messaggio in codice. Arrivati ad Umballa e consegnato il messaggio, i due si fermarono una notte a dormire. Kim involontariamente ascoltò una conversazione nella quale si parlava di una spedizione punitiva. Dopo questo continuarono il loro viaggio verso Benares e camminarono nella Grand Trunk Road e si imbatterono in una donna che viaggiava in un carrozzone, una donna virtuosa, saggia e di sangue nobile, che era in pellegrinaggio per Buddh Gaya. I due si unirono a lei per qualche giorno, visto che seguiva la loro stessa strada. Un giorno Kim si allontana dalla strada vede in lontananza un toro rosso in campo verde. Era lo stemma di un reggimento di sodati inglesi. Viene fermato dai soldati e viene riconosciuto dal battaglione inglese cosicché viene adottato e trasformato in un sahib. Distaccato così dal santo, Kim, frequenta il collegio di San Saverio dove prosegue gli studi ed infine viene scelto come agente segreto dove svolgerà importanti incarichi. Kim, terminati gli studi, entra volentieri nel gran gioco dello spionaggio inglese e grazie alla sua molteplice personalità, riesce ad immedesimarsi alla perfezione con i personaggi di cui indossa i travestimenti. Grazie alla sua doppia natura d'occidentale e d'orientale stupisce, per la sua viva intelligenza e furberia e per i suoi discorsi, gli interlocutori più sapienti e si esprime in un linguaggio fantasioso e pittoresco. È un utilissimo elemento per il servizio di spionaggio cui presta con gioia e scaltrezza; avvisato di un nuovo pericoloso incarico, lo smascheramento di due pericolose spie, Kim esegue alla perfezione l'incarico sottraendo ad essi dei documenti molto importanti. Su di Kim non possono nemmeno le arti magiche del gioiellere di Simla, che lo mette alla prova insieme con un ragazzo indigeno. La perfetta cultura di San Saverio lo migliora sicuramente ma non lo cambia. Il sant'uomo sfortunatamente si ammala e Kim lo conduce da una vecchia signora che ben presto lo guarisce. Dopo la grande impresa da lui compiuta il povero amico di tutti esce da quest'esperienza distrutto, tanto che dormirà per due settimane. Al suo risveglio kim rivede il lama appena tornato dalla purificazione dei suoi peccati dopo aver finalmente trovato il sacro fiume.

Fabula e intreccio coincidono.

Scheda di lettura libro - Kim - Kipling Rudyard - Sequenze

QUALI TIPI DI SEQUENZA PREVALGONO? Prevalgono le sequenze narrative, che registrano le azioni dei protagonisti e gli avvenimenti, quelle dialogate, che riportano i discorsi diretti dei personaggi e quelle descrittive, che permettono al lettore di immaginare i paesaggi in cui si svolge la vicenda. CON QUALI EFFETTI SUL RITMO DELLA NARRAZIONE? La narrazione risulta piuttosto lenta, anche se ci sono molte sequenze dialogate. Questo perché troviamo una grossa parte di sequenze narrative e descrittive, che rallentano il ritmo della narrazione. Rallentando il ritmo della narrazione, però, si riesce a ottenere una narrazione inserita completamente nei luoghi, perché anche il lettore meno fantasioso riesce a figurarsi nella mente i luoghi della narrazione, che sono rappresentati con molti particolari nel testo.

Scheda di lettura libro - Kim - Kipling Rudyard - Personaggi

Il protagonista principale è Kim, accompagnato da due comparse il mercante di cavalli e il lama, egli è un ragazzo di 14 anni agile e non molto appariscente, figlio di un sergente irlandese e di una madre inglese. Sebbene, nel racconto, descritto con una carnagione scura come un indigeno, Kim era un bianco, un povero dei più poveri; sua madre era una bambinaia nella famiglia di un colonnello, suo padre kimball O'Hara, giovane sergente portabandiera dei Mavericks, di un reggimento irlandese. In seguito, suo padre, era impiegato alle ferrovie del Sind-Panjab-Delhi e il suo reggimento era tornato in patria senza di lui. La moglie era morta di colera e suo padre, dalla disperazione, s'era dato al bere e a bighellonare col suo piccolo bambino, che aveva allora tre anni. Associazioni e cappellani tentarono di attirarlo per salvaguardare il bambino, ma O'Hara se n'era tenuto lontano e imbattutosi nella donna che fumava l'oppio, aveva preso il suo vizio, ed era quindi morto. Altri due protagonisti essenziali nel racconto Mahabub Ali e il lama. Il primo era un mercante di cavalli, che nel brano si rivelerà un'informazione importantissima per il servizio segreto britannico. Era imponente e assai grosso, con una barba rossa tinta. Il mercante vuole molto bene a Kim, anche se all'inizio del brano lo usa per i suoi scopi, ovvero le ambasciate. Il lama era un uomo vecchio, proveniente dalle montagne del Tibet, questo era segnalato dalla sua palandrana di lana che esalava il fetore delle artemisie dei valichi mondani. Era alto quasi sei piedi, vestito con una stoffa d'innumerevoli pieghe, simile alla coperta per i cavalli. Dalla sua cintura pendevano due portapenne di ferro traforato e uno di quei rosari di legno che sono il distintivo dei sant'uomini. La sua faccia era gialla e grinza come quella dei cinesi, i suoi occhi avevano gli angoli volti in su e parevano scheggioline d'onice.

Scheda di lettura libro - Kim - Kipling Rudyard - Tempo

QUAL'È IL TEMPO DELLA STORIA? Il racconto è ambientato nell'India di inizio secolo.
QUAL'È LA SUA DURATA? Il racconto si svolge in un lasso di tempo di circa 4-5 anni.
QUAL'È L'ORDINE DELLA NARRAZIONE? La narrazione è continua cioè raramente troviamo analessi o prolessi, ma in un paio di volte troviamo dei flash-back, soprattutto nell'ultima metà del racconto, per aiutare il lettore a ricordare avvenimenti accaduti precedentemente.
QUAL'È LA DISTANZA NARRATIVA? La distanza narrativa è quasi nulla, in quanto il brano è ambientato nei primi anni del 1900 e la pubblicazione di questo libro avviene nel 1901.

Scheda di lettura libro - Kim - Kipling Rudyard - Spazio

DOVE È AMBIENTATA LA VICENDA? PREVALGONO LUOGHI APERTI O CHIUSI? La vicenda è ambientata in India. I luoghi sono principalmente aperti perché il giovane Kim, soprattutto nella prima parte del racconto, vaga per l'India con il suo lama, alla ricerca del fiume e passa molto tempo all'aria aperta. In realtà Kim nella durata della storia trascorre molto più tempo al chiuso, nel riformatorio di S. Saverio, visto che ci trascorre ben 3 anni, ma siccome il narratore raccoglie questo periodi in un sommario il lettore quasi non si accorge e non considera questo periodo
L'AMBIENTE FA DA CORNICE ALLA STORIA O INTERAGISCE CON LA VICENDA NARRATA? È CIOÈ UN SEMPLICE FONDALE OPPURE RIFLETTE IL CARATTERE DEI PERSONAGGI E RAPPRESENTA LA PROIEZIONE TANGIBILE DELLA LORO SITUAZIONE EMOTIVA? L'ambiente interagisce in questa vicenda in modo piuttosto esplicito, rappresentando la situazione emotiva dei personaggi, principalmente di Kim.
CI SONO LUOGHI CHE POSSONO ESSERE INTERPRETATI SIMBOLICAMENTE? Si, sono molti i luoghi, soprattutto perché nella zona in cui è ambientata la vicenda (India) ci sono molti luoghi che a noi occidentali restano misteriosi e assumono, soprattutto nella lettura, un valore mistico-superiore.

Scheda di lettura libro - Kim - Kipling Rudyard - Narratore

ESTERNO O INTERNO? Il narratore è sicuramente esterno, perché non impersona nessun personaggio della storia. È poi occulto, perché si pone l'obbiettivo di una narrazione oggettiva e non inserisce commenti personali.
QUALE FOCALIZZAZIONE? In questo caso la focalizzazione è esterna perché il punto di vista del narratore è rigorosamente esterno, egli assume il ruolo di uno spettatore. Non è focalizzazione zero perché il narratore non ci rivela ciò che sta accadendo in luoghi diversi da quello della narrazione né ci svela gli antefatti e ma nasconde informazioni per creare più attesa per il finale.
FISSA O VARIABILE? La focalizzazione è fissa perché non cambia il suo punto di vista durante il racconto.

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