VERSIONI DI LATINO
Cicerone - Catilinarie


 Prima Catilinaria: 1, 1
 Prima Catilinaria: 1, 2
 Prima Catilinaria: 1, 3
 Prima Catilinaria: 2, 4
 Prima Catilinaria: 2, 5
 Prima Catilinaria: 2, 6
 Prima Catilinaria: 3, 6
 Prima Catilinaria: 3, 7
 Prima Catilinaria: 3, 8
 Prima Catilinaria: 4, 8
 Prima Catilinaria: 4, 9
 Prima Catilinaria: 4, 10
 Prima Catilinaria: 5, 10
 Prima Catilinaria: 5, 11
 Prima Catilinaria: 5, 12
 Prima Catilinaria: 5, 13
 Prima Catilinaria: 6, 13
 Prima Catilinaria: 6, 14

Versioni di latino tradotte - Cicerone


Prima Catilinaria: 1, 1 ^top
Fino a quando abuserai, o Catilina, della nostra pazienza? Fino a quando questo tuo furore si prenderà gioco di noi? Fino a quando la tua audacia sfrenata si manifesterà? Non ti hanno per nulla turbato il presidio notturno del Palatino, i turni di guardia nella città, la preoccupazione del popolo, l’intervento di tutte le persone oneste, questo luogo ben protetto scelto per convocare il senato, i volti e le espressioni di tutti costoro? Non capisci che i tuoi piani sono manifesti? Non vedi che la tua congiura è messa in pericolo dalla conoscenza di tutti costoro? Chi di noi credi che non sappia che cosa tu hai fatto la notte scorsa, quella precedente, dove sei stato, chi hai convocato, quale decisione hai preso?
Versioni di latino tradotte - Cicerone


Prima Catilinaria: 1, 2 ^top
O tempi, o costumi! Il senato ha capito ciò, il console lo vede; tuttavia questo è vivo. Vive? Anzi viene anche in senato, partecipa ai pubblici consigli, nota e designa con gli occhi ciascuno di noi alla strage. A noi invece, o uomini forti, sembra di fare abbastanza per lo stato, se evitiamo il furore e le armi di costui. Era necessario che già prima tu, o Catilina, fossi condotto alla morte per ordine del console, far ricadere su di te la rovina che tu già da tempo tramavi contro noi tutti.
Versioni di latino tradotte - Cicerone


Prima Catilinaria: 1, 3 ^top
Forse in verità uomo importantissimo, Scipione, pontefice massimo, uccise da solo Gracco che metteva in modo mediocre in pericolo la situazione della repubblica; noi consoli sopporteremo Catilina desideroso di distruggere col fuoco e con la strage tutta la terra? Infatti tralascio quegli esempi troppo antichi che Servilio Ahala uccise di sua mano Melio che tramava rivoluzioni. Certamente ci fu una volta in questo stato una tale virtù che uomini forti punirono con supplizi piuttosto severi un cittadino pericoloso che un pericolosissimo nemico. Abbiamo riunito contro di te, Catilina, il consiglio del senato veemente ed importante; allo stato non manca la perspicacia né l’autorità di quest’ordine; siamo noi consoli, lo dico apertamente, che non la abbiamo.
Versioni di latino tradotte - Cicerone


Prima Catilinaria: 2, 4 ^top
Una volta il senato stabilì che il console Opimio facesse in modo che lo stato prendesse qualcosa di negativo: non passò nessuna notte. Fu ucciso a causa di alcuni sospetti di ribellione Caio Gracco, che discendeva da un padre, da un avo e da antenati famosi; l’ex console Fulvio fu ucciso con i figli. Con una simile decisione del senato lo stato fu affidato ai consoli Mario e Valerio. Forse la morte e la pena dello stato aspettò per un giorno Saturnino, tribuno della plebe, e Servilio, pretore? Ma noi ormai da venti giorni sopportiamo che l’essenza dell’autorità di costoro si indebolisca. Abbiamo infatti una decisione del senato dello stesso tipo, rinchiusa sulle tavole, come se fosse stata nascosta in una fodera; e da questa decisione del senato conviene che sarebbe stato giusto che tu, o Catilina, fossi stato ucciso. Vivi, e vivi non per deporre l’audacia, ma per rafforzarla. Desidero, o senatori, essere clemente; desidero in pericoli tanto grandi per lo stato non sembrare debole, ma già io stesso mi accuso di inerzia e di inettitudine.
Versioni di latino tradotte - Cicerone


Prima Catilinaria: 2, 5 ^top
In Italia sono stati collocati alcuni accampamenti contro i romani nelle gole dell’Etruria; cresce di giorno in giorno il numero dei nemici; poi vedete il comandante di quegli accampamenti ed il capo dei nemici all’interno delle mura delle città e addirittura dentro al senato, che prepara ogni giorno qualche danno interno allo stato. Se ora, o Catilina, avrò dato l’ordine che tu sia catturato ed ucciso, dovrò temere, credo, che qualcuno dica che io ho agito troppo crudelmente piuttosto che tutte le persone oneste dicano che l’ho fatto troppo tardi. In verità io non mi accingo ancora a fare per un motivo certo ciò, che doveva essere fatto già prima. Allora finalmente sarai ucciso quando non si potrà trovare nessuno tanto malvagio, tanto stolto, tanto simile a te che non confessi che questo [riferito alla morte] è stato fatto giustamente.
Versioni di latino tradotte - Cicerone


Prima Catilinaria: 2, 6 ^top
Fino a quando ci sarà qualcuno che oserà difenderti, vivrai così come stai vivendo, assediato dai miei molti oscuri presidi affinché tu non possa agire contro lo Stato. Ti osservano e ti guardano gli occhi e le orecchie di molti che non ne sei a conoscenza così come hanno fatto fino ad adesso.
Versioni di latino tradotte - Cicerone


Prima Catilinaria 3, 6 ^top
Ebbene, o Catilina, che cos'è che più a lungo aspetti se nè la notte può oscurare con le sue tenebre le riunioni pericolose nè la tua casa privata può trattenere al suo interno le voci della tua congiura, se tutte le cose sono chiarite, se tutte le cose sono a conoscenza di tutti? Cambia infatti questi sentimenti, credimi, dimentica il massacro e gli incendi. Sei stretto da ogni parte; tutti i tuoi piani per noi sono più chiari della luce, che infatti puoi ripassare con me.
Versioni di latino tradotte - Cicerone


Prima Catilinaria 3, 7 ^top
Ti ricordi che 12 giorni prima delle Calende di novembre avevo detto in senato che in un giorno stabilito, che sarebbe stato 6 giorni prima delle Calende di novembre, Caio Manlio avrebbe impugnato le armi complice e strumento della tua audacia? Forse Catilina sono caduto in errore non solo per una simile cosa spaventosa e incredibile, ma, cosa molto più sorprendente, nel giorno? Dissi io stesso in senato che avevi stabilito l'uccisione degli ottimati 5 giorni prima delle Calende di novembre, quando molti tra i cittadini più ragguardevoli fuggirono da Roma, non tanto per salvarsi, quanto per reprimere i tuoi piani. Forse puoi negare che tu, quello stesso giorno, impedito dalle mie guardie e dalla mia attenzione, non hai potuto muovere contro lo stato, dicevi che tu, per l'allontanamento degli altri ti saresti accontentato di uccidere me solo, che ero rimasto?
Versioni di latino tradotte - Cicerone


Prima Catilinaria 3, 8 ^top
Che cosa? Quando lo stesso giorno delle Calende di novembre pensavi di prendere Preneste con un assalto notturno, non hai capito che quella colonia era stata per mio ordine difesa dai miei presidi, dalle mie guardie? Non fai niente, non stabilisci niente, non pensi nulla non solo che io non lo senta dire, ma anche che lo veda e lo comprenda chiaramente.
Versioni di latino tradotte - Cicerone


Prima Catilinaria 4, 8 ^top
Riconosci infine con me due notti fa; ormai capirai che io veglio alla salvezza dello stato con maggiore alacrità che tu alla rovina. Dico che tu la notte prima eri andato nella via dei fabbricatori di falci (non lo lascerò sottointeso) nella casa di Marco Porcio Leca; sono venuti in quello stesso luogo molti compagni della stessa follia e dello stesso delitto. Cerchi forse di negare? Perchè taci? Lo proverò, se neghi. Vedo infatti che qui in senato ci sono alcuni che erano con te.
Versioni di latino tradotte - Cicerone


Prima Catilinaria 4, 9 ^top
O dei immortali! Tra quali genti ci troviamo? che repubblica abbiamo? in che città viviamo? Qui, sono qui, nel nostro numero, o senatori, nel più importante e sacro consiglio del mondo, coloro che meditano l'uccisione di noi tutti, coloro che (meditano) la rovina di questa città e addirittura di tutte le terre. Io come console vedo questi e chiedo il loro parere sulle questioni dello stato e quelli che si sarebbe dovuti sopprimere con il ferro, ancora non li ferisco con la voce. Pertanto fosti presso Leca quella notte, o Catilina, dividesti l'Italia in parti, stabilisti dove ciascuno dovesse recarsi; hai deciso chi dovesse lasciare Roma, chi trascinare con te; hai definito i quartieri della città perchè fossero incendiati; confermasti che tu stesso saresti partito da Roma; hai detto che avevi ancora un po' da aspettare, perchè io ero ancora vivo. Sono stati trovati due cavalieri romani che ti avrebbero tolto questa preoccupazione e che promettessero di sopprimermi la notte stessa, poco prima dell'alba, nel mio letto.
Versioni di latino tradotte - Cicerone


Prima Catilinaria 4, 10 ^top
Sono venuto a sapere tutte queste cose mentre quasi non era ancora finita la vostra riunione; munii e fortificai la mia casa di guardie; esclusi quelli che tu mi avevi mandato questa mattina per salutarmi, erano infatti venute proprio quelle stesse persone, delle quali avevo già annunciato l'arrivo per quel preciso momento a molti illustri cittadini.
Versioni di latino tradotte - Cicerone


Prima Catilinaria 5, 10 ^top
Stando così le cose, Catilina, continua per la strada che hai intrapreso; vattene una buona volta dalla città; le porte sono aperte; vattene. E' già troppo tempo che le truppe affidate a Manlio aspettano il loro comandante. Porta fuori con te anche tutti i tuoi; purifica almeno la città di quanti più possibili [sott.: soci]. Libererai me dal grande timore, ci sia almeno tra me e te un muro. Ormai non puoi essere con noi più a lungo; non lo tollererò, non lo sopporterò, non lo permetterò
Versioni di latino tradotte - Cicerone


Prima Catilinaria 5, 11 ^top
Dobbiamo avere grande gratitudine agli dei immortali e a questo stesso Giove Statore, antichissimo custode di questa città, poichè già tante volte siamo sfuggiti a questa tanto tetra, tanto orribile e nociva pestilenza allo stato. L'estrema salvezza dello stato non deve essere messa in pericolo troppo spesso da un solo uomo. Per quanto tempo, o Catilina, hai insidiato me, console designato, mi sono difeso non con un presidio pubblico, ma con diligenza privata. Quando hai voluto uccidere me che ero console ed i tuoi avversari nelle ultime elezioni nel Campo Marzio, ho fermato i tuoi dannosi tentativi con i presidi e le truppe degli amici senza aver provocato nessun tumulto pubblico; infine in tutte le volte che mi hai assalito, mi sono opposto a te da solo, sebbene vedessi che la mia rovina era collegata ad un grave pericolo per lo stato.
Versioni di latino tradotte - Cicerone


Prima Catilinaria 5, 12 ^top
Ora ormai assali apertamente tutto lo stato, porti ad una grandissima distruzione i templi degli dei immortali, i tetti delle case, la vita di ogni cittadino, l'Italia intera. Perciò, poichè non oso fare ciò che è più importante e che riguarda il potere da me esercitato e le tradizioni degli antenati, farò ciò che è più adeguato alla severità, ciò che è più utile alla salvezza comune. Infatti se avrò ordinato di ucciderti, rimarrà nello stato una schiera rimanente di congiurati; se invece tu te ne andrai, cosa che già da tempo ti esorto, dalla città si allontanerà la feccia dei tuoi molti e pericolosi compagni.
Versioni di latino tradotte - Cicerone


Prima Catilinaria 5, 13 ^top
Cosa c'è, o Catilina? dubiti forse per mio ordine ciò che facevi di tua iniziativa? Il console ordina al nemico di uscire dalla città. Interrogami, forse sull'esilio? Non te lo ordino ma, secondo il mio consiglio, ti invito.
Versioni di latino tradotte - Cicerone


Prima Catilinaria 6, 13 ^top
Infatti che cosa c'è, Catilina, che ti possa attirare ancora in questa città nella quale non c'è nessuno oltre a questa congiura di uomini malvagi, che non ti tema, che non ti odi? Quale notorietà della malvagità privata non è legata alla tua vita? Quale disonore delle cose private non trova un sostegno nella notorietà? Quale capriccio fu lontano dagli occhi, quale delitto mai dalle tue mani, quale colpo da tutto il corpo? A quale adolescente, da te irritito con gli allettamenti del vizio, non hai offerto o la spada dell'audacia o la fiaccola della dissolutezza?
Versioni di latino tradotte - Cicerone


Prima Catilinaria 6, 14 ^top
Che cosa in verità? avendo liberato la casa a nuove nozze con la morte della moglie precedente, non hai anche aggiunto un'altro incredibile delitto a questo delitto? cosa che io tralascio e facilmente permetto che passi sotto silenzio, affinchè non sembri che in questa città sia potuto accadere un così grande delitto o che sia  rimasto impunito. Tralascio la rovina delle tue fortune, che sentirai gravare su di te nelle prossime Idi [di novembre]; passo a quelle cose che non riguardano la privata ignominia dei tuoi vizi, non le tue difficoltà familiari o turpitudini, ma tendono ai più alti interessi dello stato e alla vita e salvezza di tutti noi.


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